La riflessione necessaria: la forza della metacognizione nell’era digitale

Nell’era delle lezioni registrate e della trascrizione automatica, gli studenti sono sempre meno stimolati a organizzare autonomamente in forma scritta le proprie conoscenze. Appunti presi alla lettera, apparentemente perfetti, costituiscono spesso l’unico materiale didattico sul quale fare affidamento. Ascoltare e processare nuove conoscenze, per esempio mentre si assiste a una lezione, è avvertito come uno spreco di tempo quando è possibile stenografare tutto ciò che il docente espone.

In questo contesto è fondamentale impiegare un approccio didattico volto alla metacognizione, in grado cioè di fornire allo studente gli strumenti necessari ad abilitare una forma di studio consapevole. La richiesta di un distanziamento dal proprio processo di apprendimento, di un’auto-osservazione oggettiva, trova nelle mappe mentali e concettuali un valido alleato. L’elaborazione, su carta o in digitale, di una rete di collegamenti logici tra più concetti consente, infatti, di lavorare sul rapporto tra l’oggetto dell’apprendimento e le proprie strutture mentali, offrendo all’individuo la possibilità di orientarsi proficuamente all’interno dei più diversi argomenti disciplinari e di rafforzare al contempo le proprie strategie operative.

Il capitolo presenta due esperienze didattiche incentrate sull’elaborazione di mappe mentali, sperimentate nel corso del primo semestre dell’anno accademico 2020/2021 presso l’Università degli Studi di Milano, durante il periodo di didattica a distanza e di didattica digitale integrata dovuto all’emergenza sanitaria globale. Le attività, proposte nell’ambito di discipline scientifiche, sono state progettate per guidare gli studenti nel percorso di studio individuale, consentendo loro di lavorare non solo sull’elaborazione, l’organizzazione e la rappresentazione delle conoscenze, ma anche sulla consapevolezza, l’autoregolazione e il monitoraggio delle proprie strategie di apprendimento. In un caso è stato posto l’accento sull’importanza di uno studio continuativo e strutturato nel tempo, mentre nell’altro è stata favorita la ricerca di soluzioni attraverso il confronto con l’altro. Il lavoro sulla dimensione soggettiva e su quella intersoggettiva ha consentito ai docenti di ottenere informazioni utili per indirizzare la progettazione delle lezioni e per intervenire tempestivamente sulle difficoltà e sulle lacune più evidenti. Il forte entusiasmo partecipativo e i commenti positivi hanno confermato il valore di un evento didattico che mira a promuovere l’attribuzione di un ruolo attivo, competente e autonomo al discente, rendendolo protagonista dell’arte dell’apprendimento.

In the age of recorded lectures and automatic transcription, students are less and less encouraged to autonomously organize their knowledge in written form. Perfect, verbatim notes are often the only learning material they rely on. Listening and processing new knowledge while attending a lecture is perceived as a waste of time when it is possible to accurately record everything the teacher says.

In this context, it is essential to employ a teaching approach aimed at metacognition, i.e. providing students with the necessary tools to enable self-awareness and self-regulation. Mind and concept mapping helps students take control of their learning process and observe their knowledge objectively. The creation, either on paper or in digital format, of a network of logical connections between different concepts enables students to work on the relationship between the object of learning and their mental structures, offering them the possibility to profitably orient themselves within different disciplinary topics. At the same time, the activity strengthens their operational strategies.

This chapter presents two teaching experiences focused on the elaboration of mind maps, tested during the first semester of the academic year 2020/2021 at the University of Milan, in the context of distance learning due to the global COVID-19 pandemic. The activities, proposed within scientific disciplines, were designed to guide students in their study path, allowing them to work not only on the elaboration, organization, and representation of knowledge, but also on the awareness, self-regulation, and monitoring of their learning strategies. In one case, the emphasis was on the importance of studying day by day, planning activities and organizing previous knowledge, while in the other, it was on improving the understanding of the topics through comparison with colleagues’ work. The work on the subjective and intersubjective dimensions allowed teachers to obtain useful feedback to direct the planning of the lessons and to promptly act on the most evident difficulties and gaps. The high level of participation and the positive comments confirmed the value of a teaching event that promotes an active, competent, and autonomous role of the learner.

COME CITARE (APA)

Iannella, A. e Morando, P. (2021). La riflessione necessaria: la forza della metacognizione nell’era digitale. In E. Cicalò, V. Menchetelli e M. Valentino (ed.), Linguaggi Grafici: Mappe (pp. 1010-1037). PUBLICA Sharing Knowledge.